Lo Studio ha maturato negli anni una consolidata esperienza in ambito proprietà e successioni ereditarie, fornendo una puntuale consulenza sia in ambito stragiudiziale che in ambito giudiziale.
Proprietà e diritti minori
Il diritto di proprietà è quello che forse più di qualsiasi altro diritto interpreta uno dei fondamentali bisogni dell'uomo, quello di avere un suo spazio dove possa liberamente esplicarsi. A norma dell'art. 832 c. c. il proprietario ha diritto di godere e disporre della cosa in modo pieno ed esclusivo, ovviamente osservando i limiti stabiliti dall'ordinamento; l'ampiezza del suo diritto subisce invece una compressione di diversa intensità qualora sulla medesima cosa gravino altri diritti reali di godimento, fino al punto che la proprietà viene denominata "nuda" nel caso in cui con essa concorra il diritto di usufrutto. Gli strumenti posti dal nostro ordinamento a tutela del diritto di proprietà sono, rispettivamente, l'azione di rivendicazione, l'azione negatoria, l'azione di regolamento di confini e di apposizione di termini.
Lo Studio assiste i proprietari e i possessori in tutte le controversie inerenti la proprietà o altro diritto reale di godimento (Superficie, Enfiteusi, Usufrutto, Uso, Abitazione, Servitù) oltre che nelle controversie tra condomini, comproprietari o coeredi.
Successioni ereditarie
Al momento del decesso di una persona (de cuius), si apre la "successione ereditaria". I diritti patrimoniali del defunto vengono trasferiti ad altri soggetti che subentrano in tutte le situazioni giuridiche relative al de cuius, sia per le attività, che per le passività. Il trasferimento dei diritti patrimoniali può avvenire per legge, cioè secondo quanto stabilito dal Codice Civile, o per testamento, cioè secondo quanto stabilito dal deceduto. Se il defunto non ha disposto in tutto o in parte dei suoi beni, interviene la legge ad indicare come essi devono essere assegnati e distribuiti; si apre cioè una successione legittima. I familiari che ereditano per legge sono: coniuge, figli (legittimi, naturali, legittimati e adottivi), fratelli (in assenza dei figli), ascendenti (in assenza dei figli), altri parenti entro il 6° grado (solo se unici eredi). Nell'eventualità di premorienza degli eredi legittimi, succedono i parenti più prossimi di grado, nel rispetto della quota originariamente spettante all'erede. In mancanza di eredi l'eredità è devoluta allo Stato il quale non risponde dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquistati.